Ieri il Ro-RO tunisino, che ha ancora a bordo 36 persone e oltre 100 tir di cui alcuni refrigerati, ha cercato, con le macchine indietro, di tirare fuori la sua prua dalla pancia della nave Cipriota contro la quale era andata a finire inspiegabilmente domenica scorsa mentre la portacontainer era alla fonda in mezzo al mare.
La forma della prua della nave e il fatto che nella collisione questa si è da prima alzata e poi è ricaduta all’interno della falla creata nell’urto incastrandosi tra le lamiere, hanno reso inutile qualsiasi tentativo.
Ad aiutare la nave anche due rimorchiatori d’alto mare, ma anche con il loro traino la nave non si è mossa.
La società francese di recuperi Smit, è stata incaricata dagli armatori di procedere alla liberazione delle due navi e alla loro messa in sicurezza. Sono allo studio diverse possibilità e le operazioni dovrebbero iniziare al più presto per cercare di sfruttare questo momento di tempo buono.
Nel frattempo la chiazza di gasolio causata dalla fuoriuscita di 600 metri cubi di carburante dalla Virgin, la nave Cipriota, si è espansa nonostante tutti gli sforzi delle 7 unità italiane e francesi che stanno cercando di limitarne l’allargamento. Oggi la chiazza copre 25 chilometri quadrati di mare.
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