Benché avesse ormai sorpassato la soglia degli ottanta anni, Sir Thomas Lipton tentò per la quinta volta di riportare la Coppa in Inghilterra nel 1930.
Mai come questa volta però, le cose andarono male per il ricco imprenditore inglese.
Mentre gli inglesi si presentarono a New York a bordo del “Shamrock V”, scafo di nuova costruzione ma progettato e costruito secondo metodologie classiche, gli americani stupirono il mondo con “Enterprise”.
A differenza del challenge, equipaggiato con un albero in legno, il J-Class armato da Winthrop W. Aldrich era infatti dotato di un rivoluzionario albero in alluminio: scelta che permise al suo progettista, Williams Starling Burgess, di risparmiare più di una tonnellata.
Oltre al peso, il nuovo profilo di alluminio, nato al termine di un minuzioso lavoro di ricerca, garantiva alla barca prestazioni di tutt'altro livello, dato che l'albero, avendo una minore inerzia, esercitava carichi decisamente inferiori sia sull'attrezzatura che sulle vele.
La contesa si rivelò assolutamente impari: Harold “Mike” Vanderbilt, skipper di “Enterprise”, regolò l'avversario per quattro a zero, dominando ogni regata sin dalla partenza.
“Non so se in futuro potrò tornare qui per sfidare gli americani, ma ciò di cui sono sicuro è che nel corso delle cinque sfide finora disputate ho imparato moltissimo, sia dal punto di vista tecnico che umano. Di questo vi sarò sempre grato” con queste parole Sir Thomas Lipton si congedò per l'ultima volta dai soci del New York Yacht Club.
L'anno seguente morì nella sua Inghilterra, c'è chi dice parlando di Coppa America e di quella volta che il “Shamrock IV” era quasi riuscito a compiere l'impresa.
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