Oltre a “Luna Rossa”, vincitrice della Louis Vuitton Cup del 2000, appassionati e addetti ai lavori tengono sotto stretta osservazione “Alinghi”, il team dell'imprenditore Ernesto Bertarelli che sotto la bandiera elvetica ha riunito uomini di sedici nazioni diverse, affidando la ruota e l'intero consorzio a Russell Coutts e ai suoi uomini più fidati.
Le regate di selezione si rivelano molto combattute e “Alinghi”, disegnata da Roif Vrolijk e Grant Simmer, se la cava senza il minimo problema, battendo ogni avversario incontrato lungo il proprio cammino. Uscita di scena la deludente “Luna Rossa”, il team elvetico si gioca il diritto di contendere la Coppa ai neozelandesi contro “BMW Oracle Racing”, lo scafo del consorzio guidato da Larry Ellison.
Superato l'agguerrito rivale, “Alinghi” si presenta alla sfida decisiva pronto e motivato, trovando un defender non all'altezza della situazione. Sebbene i delta siano piuttosto contenuti, davanti al mondo intero, i neozelandesi rimediano una pessima figura e sono costretti ad abbandonare per ben due volte il campo di regata, mentre “Alinghi” vola verso il successo del tutto indisturbato.
Chiuso il discorso con un cinque a zero che non ammette repliche, Ernesto Bertarelli alza al cielo la Coppa America e si fa protagonista del suo ritorno nel vecchio continente, in una nazione che il mare lo vede solo in cartolina: strano destino per una trofeo che aveva lasciato l'Europa nel lontano 1851.
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