Alla domanda su cosa ne pensasse di questa 34° edizione, Bruni ha detto, "Ho provato da poco i multiscafi, quest’esperienza va ad aggiungersi alle cose che amo del mare. Si tratta di mezzi incredibili, che danno la possibilità di divertirsi in modo diverso: si punta molto sulla velocità. Su quelle barche ci si diverte davvero. È un gioco diverso, che potrebbe, magari, far crescere l’interesse dei profani della vela, avvicinando il grande pubblico verso questo sport. I dubbi, semmai, sono legati al numero dei partecipanti. Il limitato numero di team iscritti al trofeo è riconducibile alla crisi, ma anche al fatto che le decisioni sul come, dove e quando, sono state prese con un certo ritardo".
Ecco, invece, quanto risponde il tattico palermitano alla domanda sulle possibilità di Luna Rossa di Vincere la Coppa. "Credo che abbiamo il 25 per cento delle possibilitàò di vincere la Coppa, chiunque può avere un colpo di genio e aggiudicarsela - fa notare Bruni-. Ma va detto che noi di Luna Rossa avremo meno tempo per preparare la sfida, siamo in ritardo di un anno, ma sono fiducioso. Il tempo per sviluppare il progetto del 72 piedi è scarso - conclude - i multiscafi rappresentano una vera rivoluzione per l’America’s Cup, mentre, con i 45 piedi, ci sarebbe stato un maggior numero di partecipanti. Molti team avrebbero voluto fare la Coppa ma, dopo una serie di studi e verifiche, hanno rinunciato" .
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