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venerdì 18 aprile 2025
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Coppa America, gli scenari possibili per la prossima edizione già dal 2026

Coppa America prossima edizione: Luna Rossa ci sarà, Valencia si candida come sede, ma ci saranno anche altre novità

Coppa America, gli scenari possibili per la prossima edizione già dal 2026
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Finiti i clamori di Barcellona la Coppa America torna a lavorare sotto traccia, con i team che si stanno riorganizzando in attesa di conoscere il futuro del Trofeo.

Team New Zealand, che ha ricevuto già la prima sfida alla prossima edizione da parte di Ineos Britannia, si prenderà qualche mese di tempo prima di comunicare sede e tempistiche della 38ma edizione dell’America’s Cup.

La speranza dei neozelandesi è che si scateni una sorta di asta per la sede dell’evento finale, con l’intenzione però di creare anche delle tappe di avvicinamento in altre città.

L’idea dei neozelandesi sarebbe quella di avere l’evento clou, la Louis Vuitton Cup e la Coppa America, nel 2027, ma almeno dal 2026 iniziare con delle regate di avvicinamento.

Dove si svolgerebbe il tutto?

Al momento ci sono tante ipotesi sul tavolo.

La prima, abbastanza remota, sarebbe quella di un ritorno ad Auckland della Coppa, che in Nuova Zelanda i tifosi kiwi chiedono a gran voce. Il ritorno ad Auckland si verificherebbe solo se Team New Zealand riuscisse a mettere su una serie di tappe di avvicinamento molto redditizie in altre città.

Appare certo che ci saranno delle regate preliminari, ma organizzarne tante che siano remunerative è anche una dispersione di energie non da poco.

Lo scenario più probabile resta quindi quello europeo, magari con una tappa in Oriente se gli equilibri geopolitici lo permetteranno.

Barcellona non sembra disposta a rilanciare la sua candidatura, o quanto meno non alle cifre crescenti che vorrebbe invece Team New Zealand, si aprono quindi altri scenari, Valencia in primis.

Quest’ultima ha quasi tutto per ricevere l’evento: infrastrutture che hanno già ospitato la Coppa nel 2007, ottime condizioni meteo, città turistica e a buon prezzo, una location ipoteticamente ideale.

Le tappe di avvicinamento oltre che in Oriente potrebbero essere certamente in Inghilterra, con la cura del Challenge of Record Ineos Britannia, e si spera anche in Italia. Cagliari, Taranto, Napoli, Brindisi, Venezia, Trapani, sarebbero tantissime le soluzioni affascinanti in Italia.

Luna Rossa intanto ha riportato i suoi mezzi a Barcellona, anche se il team al momento non è pienamente operativo.

Si attenderà qualche settimana, in attesa di capire tempistiche e scenari, ma sulla partecipazione del team italiano alla prossima America’s Cup non ci sono dubbi.

La Luna che sorgerà potrebbe essere più giovane, con gli innesti di Marco Gradoni, Ruggero Tita, Gianluigi Ugolini e Vittorio Bissaro, ma attenzione al vela mercato: se la regola stringente sulla nazionalità dovesse essere modificata per renderla meno limitante (come chiede Alinghi), i talenti italiani potrebbero ricevere offerte da altri team.

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