
Navigare a vela per 80 giorni in solitario, senza scalo e senza supporto per 6.000 miglia attraverso il Pacifico sarebbe un viaggio già abbastanza scoraggiante per molte persone.
Per Craig Wood, un ex fuciliere dell'esercito britannico che in missione in Afghanistan ha perso una mano ed entrambe le gambe su una mina, la sfida è ancora più grande.
Ma lui, a 33 anni, e con una passione per la vela che, come racconta “gli ha portato luce nel buio”, è assolutamente determinato a cambiare la percezione di ciò che i disabili possono fare e dimostrare che la vela è davvero uno sport per tutti.
Il completamento del viaggio permetterebbe a Craig di raggiungere il record mondiale come primo triplo amputato a navigare in solitario attraverso il Pacifico.
E uno dei suoi obiettivi è anche quello di raccogliere fondi per l'associazione Blesma, che si occupa di veterani senza arti.
L’incidente che gli ha cambiato la vita

All'età di 18 anni, Craig ha perso entrambe le gambe e la mano sinistra durante un pattugliamento nella provincia di Helmand, in Afghanistan, a causa dell'esplosione di un ordigno esplosivo.
Era il 30 luglio 2009 e Craig era in missione nella sua prima zona di guerra.
Risvegliatosi dopo 14 giorni da un coma, gli ci sono voluti 8 mesi per imparare a camminare di nuovo e quattro anni e mezzo di riabilitazione per migliorare la sua qualità di vita.
Una volta tornato a casa ha voluto riprovare la vela, passione che suo padre aveva condiviso con lui da bambino.
Dopo aver trascorso due anni a regatare sulla classe parolimpica 2,4mR, è passato ai cabinati d’altura. Prima ha acquistato un Colvic Victor 40, con cui ha fatto crociere in Mediterraneo, e poi un Bénéteau Oceanis 46.
Ad oggi Craig è il primo triplo amputato al mondo ad avere ottenuto il brevetto Yachtmaster.
Ecco quello che avrà con sé durante la traversata
Per la sua ambiziosa sfida Craig Wood Craig partirà da La Paz, in Messico, alla fine di marzo 2025, diretto a Yokohama, in Giappone, a bordo del suo catamarano in alluminio, un Galileo di 41 piedi di costruzione francese.
Durante la traversata del Pacifico avrà con sé un autopilota B&G NAC-3, un dissalatore e una radio B&G V60 con AIS.
Inoltre potrà contare su winch elettrici e manovre totalmente riviste per la conduzione in solitario. Oltre a dispositivi di sicurezza, come razzi a LED, un faro di localizzazione personale SmartFind e un AIS personale.
L’ex militare spera di catturare del pesce da mangiare lungo il percorso e porterà con sé molto cibo secco, come riso e noodles, oltre a 15 kg di carne e scatolette di verdura.
Tra i familiari e gli amici che accoglieranno Craig in Giappone ci saranno la moglie Renate, il figlio Amaru di 3 anni e la figlia Madeira di 2.
“La vela mi ha aiutato a superare i miei infortuni ha spiegato il veterano - spero che questa spedizione ispiri altri a seguire i propri sogni. Vorrei dire a tutti: se non state provando a navigare perché non pensate di esserne capaci, provateci. Vi garantisco che sarete sorpresi”.
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