La figlia, invece, ha mantenuto lucidità e sangue freddo seguendo con attenzione le istruzioni degli uomini della guardia costiera ravennate, contattati attraverso il telefono di emergenza. La piccola diportista si è impegnata ad ancorare la barca (un'unità a vela di dodici metri) in sicurezza e monitorare la posizione attraverso il gps. Dopo tre ore, una motovedetta della capitaneria di porto ha raggiunto lo scafo, riuscendo a condurre padre e figlia a Porto Garibaldi verso mezzanotte.
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