Il Parco della Maddalena era intervenuto ritenendo che l’isola non potesse appartenere a un privato e, con l’aiuto finanziario del Ministero dell’Ambiente, aveva fatto valere il diritto di prelazione del Parco e aveva acquistato l’isola.
Harte aveva fatto ricorso e una prima sentenza del Tar gli era stata sfavorevole, ma ora il Tribunale di Pausania ha stabilito che Harte ha il diritto di avere l’isola che ha regolarmente acquistato all’asta.
Il neozelandese ora avrà 60 giorni di tempo per versare i 2.950.000 euro che sono il pagamento del prezzo dell’isola.
Harte per legge non potrà mai costruire neanche una capanna sull’isola e sarà soggetto a un’ infinità di obblighi, ma come ha ripetuto più volte, "Il mio progetto è portare avanti le iniziative di tutela ambientale, collaborare col parco e mettere a disposizione altre risorse per far conoscere questo paradiso in tutto il mondo".
La politica è in subbuglio, diversi partiti vorrebbero un decreto del governo per privare di forza Harte di quanto ha regolarmente acquistato e affidarlo al Parco della Maddalena.
Per arrivare allo scopo si è subito messa in moto la campagna stampa di diffamazione che dipinge Harte come un magnate che in realtà vuole l’isola per costruire un albergo di lusso.
Politici ed ex politici, molti dei quali inquisiti, hanno iniziato a far circolare voci sulla possibile richiesta da parte di alcuni consiglieri del parco di ridurre le tutele sull’isola, insinuando che Harte stia lavorando nell’ombra per arrivare al suo scopo di costruire su Budelli.
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