lunedì 24 marzo 2025
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D’Alì a SoloVela: “Parto, con una gran voglia di rivincita”

Negli scorsi giorni è stato comunicato il percorso della competizione: quattro tappe che vedranno gli skipper toccare le coste di Irlanda, Spagna e Francia

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Genova - La Solitaire, competizione riservata a velisti solitari a bordo di Beneteau Figaro (lft. 10,10 m.), compie quarant’anni. Negli scorsi giorni è stato comunicato il percorso della competizione: quattro tappe che vedranno gli skipper toccare le coste di Irlanda, Spagna e Francia.

L’Italia sarà rappresentata ancora una volta da Pietro d’Alì, alla sua quinta partecipazione, che ha raccontato in esclusiva a SoloVela le proprie sensazioni a sette mesi dall’inizio di questa impegnativa regata (inizierà il 28 luglio). “Conto di esserci – ha raccontato Pietro – anche se questo è un momento difficile”.

Le difficoltà sono legate al reperimento di uno sponsor, cosa non facile soprattutto in questo periodo di crisi economica, anche se il velista italiano appare fiducioso: “Sono ottimista – ha detto – anche perchè in queste competizioni con barche più piccole gli investimenti da sostenere sono meno impegnativi. Io intanto lavoro per farmi trovare pronto all’appuntamento. Ho cominciato a preparare la barca, studiare le carte meteo e nelle prossime settimane comincerò ad allenarmi in mare, prima in Liguria quindi in Francia con altri velisti impegnati nella regata”.
Il Figaro di Pietro ha ormai due anni di vita e i lavori che lo riguardano sono soltanto di messa a punto. “Conosco bene - ha raccontato – la barca. Ho già ottimizzato carena e timone; adesso dovrò prendere un computer e qualche nuova vela”.

Dopo la sfortunata partecipazione dell’anno scorso, quando fu costretto a ritirarsi per problemi fisici, le motivazioni di Pietro sembrano più forti che in passato. “Penso di potermi presentare bene. Ho una grande voglia di rifarmi – ha continuato – dopo la delusione dell’anno scorso quando, nonostante la condizione disastrosa, sono riuscito a compiere una grande rimonta nel secondo trasferimento.”
Il percorso, tornato nella sua formula originale a quattro tappe (l’anno scorso erano tre), sembra essergli gradito. “E’ più intelligente. I trasferimenti della scorsa edizione – ha detto – erano troppo lunghi e rappresentavano un’insidia. Si poteva dormire poco e si navigava spesso vicino al litorale. Quest’anno sarà decisivo l’ultimo spostamento (oltre cinquecento miglia da Dingle, in Irlanda, a Dieppe, in Francia, ndr) dove si navigherà lungo la costa meridionale dell’Inghilterra e non mancheranno frequenti cambi di vento, correnti molto forti e un grande traffico marittimo”.

Potrebbe ripresentarsi, come nelle ultime due edizioni, l’incognita bonaccia. “Nelle prime due tappe. Ed è in quei casi – ha concluso Pietro - che si creano i distacchi maggiori tra la flotta, perchè quando il vento è costante tutte le barche sono ben attrezzate e performanti”.

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