In quest'ultima regione, il comune più colpito è stato quello di Ventotene, per cui il sindaco Giuseppe Assenso ha chiesto lo stato di calamità naturale. La zona del nuovo porto, investita da forti venti di scirocco, è stata completamente sommersa dalle onde, i collegamenti per le giornate di sabato e domenica bloccati e venti imbarcazioni sono affondate; travolta anche un'isola ecologica, i cui rifiuti sono tuttora dispersi in mare.
Non meno ingenti sono i danni riportati dal litorale toscano. All'Elba sessantatre barche sono colate a picco e la stessa sorte è toccata ad alcuni piccoli natanti ormeggiati nel porticciolo di San Leone. Problemi anche sul canale Arnaccio, nei pressi di Livorno: il suo straripamento ha causato l'affondamento di tre unità.
Colpita dal maltempo, infine, anche la Liguria. Fino a ieri nel porto di Sanremo è stato permesso l'ingresso soltanto agli armatori per verificare lo stato delle proprie imbarcazioni. Anche qui, un piccolo natante non ha resistito alla forza delle onde, mentre una barca è caduta da un piedistallo. Ancora da quantificare sono i danni riportati da un molo del Marina di Baiaverde, dove è crollato anche un tratto di passeggiata a mare e sono state danneggiate una decina di imbarcazioni. A Genova, nei quartieri di Sturla e Quarto alcuni scafi sono stati scaraventati dai frangenti sulla strada, fortunatamente senza causare danni.
Le previsioni per le prossime ore parlano di un progressivo miglioramento delle condizioni meteomarine. La pioggia potrebbe continuare a scendere anche nella giornata di domani, ma calerà l'intensità del vento e si calmerà lo stato del mare.
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