Da prima è scattata la corsa delle velerie a fabbricare mascherine da regalare alla cittadinanza o alle strutture sanitarie. Poi dall’invenzione di un ex primario sono arrivate le maschere da sub modificate e adattate alle esigenze degli ospedali che le usano per ventilare i pazienti.
Le fabbriche di maschere subacquee sono entrate in campo ed è notizia di questi giorni che anche la Mares, forse la più nota fabbrica italiana di attrezzatura per subacquea, ha richiamato sei dipendenti e alcuni dei suoi ingegneri per mettere in produzione 1000 maschere da regalare agli ospedali che trattano pazienti Covid-19.
La Mares, applicando alle sue maschere dei deviatori realizzati in stampa 3D da aziende intorno a Rapallo, è stata in grado di modificare rapidamente le sue maschere e adattarle alle esigenze ospedaliere.
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