L’avvistamento è stato possibile attraverso il Rov, un sottomarino del gruppo di ricerca Marum, dell’Università di Brema, teleguidato e munito di telecamere. Sono state così identificate tre tipologie di corallo (bianco, nero e rosso), e numerosi altri organismi, tra cui delle ostriche giganti.
“Fin’ora si ignorava che il prezioso corallo rosso – ha dichiarato Marco Taviani, ricercatore Ismar-Cnr – raggiungesse profondità così elevate. Questa scoperta indica che la specie è molto più diffusa di quanto si sospettasse e getta nuova luce sulla gestione sostenibile della risorsa”.
I coralli infatti, sono considerati dei “sorvegliati speciali”, in quanto l’eccessivo sfruttamento commerciale, ne ha causato una rapida estinzione.
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