E così, la nuova barca campione del mondo è stata brava a concludere la propria fatica senza mai scendere sotto il dodicesimo posto, potendosi permettere di non presentarsi in acqua nell’ultima regata disputata sabato. Dietro di lei si sono piazzati gli italiani di Joe Fly, la barca di Giovanni Maspero orfana di Francesco Bruni come tattico.
L’assenza dello skipper siciliano non ha comunque pesato nel rendimento del team azzurro, che ha chiuso il mondiale a venticinque punti dal capolista, rimanendo in lotta per il titolo fino all’ultima giornata. Decisiva però è stata la prima regata di sabato, in cui West Marine Riggings, secondo al traguardo, ha archiviato matematicamente la competizione grazie anche a una penalità ricevuta da Joe Fly.
Il team azzurro è tuttavia riuscito a contenere il ritorno dei norvegesi di Full Medal Jacket, terzi con lo stesso punteggio finale, che hanno chiuso davanti a un’altra barca italiana, Fantastica di Nicola Celon. Quinto posto per Blu Moon, lo scafo di Flavio Rossini che dopo un avvio stentato ha risalito la china con due vittorie di manche ottenute entrambe nella giornata di venerdì. Male invece i campioni uscenti di Uka Uka Racing che con un ventunesimo e un dodicesimo posto ottenuti nella giornata finale non sono riusciti a difendere il terzo gradino del podio.
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