giovedì 16 gennaio 2025
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Traghetto in fiamme al largo dell'Albania con 300 persone a bordo

Un traghetto che da Igoumenitsa andava ad Ancona ha preso fuoco. Problemi ad ammainare le scialuppe

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Aggiornamento ore 8:00 del 29-12-2014

Durante la notte sono continuate le operazioni di evacuazione dei passeggeri ed equipaggio della Norman Atlantic, il traghetto italiano andato a fuoco nella mattina di ieri 28 dicembre con a bordo 478 persone di cui 44 italiani. Al momento a bordo della nave ci sono ancora 265 persone.

La situazione è sotto controllo, l’incendio è stato domato, persiste qualche focolaio nei ponti inferiori, ma ch enon suscita preoccupazione. La nave è stata agganciata dai rimorchiatori ed è stata girata con la prua al mare.

Ora il pericolo maggiore è il freddo che nella notte è stato molto intenso.

I bilancio delle vittime è rimasto immutato: c’è un morto e 4 feriti. L’uomo deceduto è un greco che si è lanciato con la moglie dalla nave nei primi momenti dell’emergenza nel tentativo di raggiungere le scialuppe che erano state messe in acqua. Nella caduta l’uomo ha sbattuto contro le strutture della nave riportando ferite mortali, mentre la moglie è riuscita ad arrivare in acqua solo ferita, qui è stata subito tratta in salvo da chi era sulle scialuppe. Tra i quattro feriti, tutti gravi, c’è un aerosoccorritore della Marina e un marinaio della Capitaneria di porto, i quattro sono stati trasferiti in ospedali pugliesi con gli elicotteri.

E' arrivato nel porto di Bari la nave mercantile Spirit of Piraeus che trasporta 49 naufraghi della nave traghetto Norman Atlantic, recuperati subito dopo l'incendio di ieri. Spirit of Piraeus è stato uno dei primi mercantili ad arrivare in zona dopo il mayday del Norman Atlantic. Da prima lo Spirit of Piraeus ha provato ad entrare nel porto di Brindisi, ma quando un pilota del porto si è rotto un braccio nel tentativo di salire a bordo e un secondo pilota non ce l’ha fatta a salire le scalette a causa le condizioni meteo che ancora imperversano violente nella zona, la nave ha dovuto riprendere il mare e raggiungere il porto di Bari. I naufraghi a bordo dell’ Spirit of Piraeus stanno tutti bene e hanno solo fame perché è dalla sera del 26 che non mangiano.



Aggiornamento delle ore 20.00 del 28-12- 2014

Oggi verso le 4,30 della mattina sul traghetto italiano Norman Atlantic che era partito alle 24 di ieri dal porto greco di Igomenitsa con un carico di 478 persone di cui 44 italiani (di questi, 22 sono membri dell’equipaggio), si è sviluppato un vasto incendio che dal garage, dove c’erano 195 tra autovetture e camion, si è propagato agli altri ponti.

Il comandante della nave, Argilio Giacomazzi di 62 anni, preso atto del fatto che l’incendio era indomabile ha lanciato il mayday quando la nave era a 22 miglia dalle coste italiane e ha ordinato di ammainare le scialuppe per abbandonare la nave.

In quel momento, situazione che perdura anche in questo momento, in mare c’erano oltre 50 nodi di vento e un mare forza 7/8 con onde superiori ai 6 metri.

Dopo aver ammainato alcune scialuppe sulle quale si sono ricoverate le prime 150 persone, un balck out ha messo fuori uso gli argani di ammaraggio delle scialuppe di salvataggio intrappolando di fatto circa 350 persone a bordo della nave.

Ricevuto il mayday la capitaneria di Brindisi ha fatto scattare le operazioni di salvataggio. Già nei primi minuti dal ricevimento del mayday, 4 mercantili che erano in navigazione in prossimità della Norman Atlantic sono stati deviati e diretti verso di questa, mentre due motovedette partivano dall’Italia e altre dalla Grecia e dall’Albania.

Dall’Italia sono partiti anche due rimorchiatori d’alto mare e una serie velivoli tra cui tre elicotteri.

I mercantili, come giunti sul posto hanno recuperato le 150 persone sulle scialuppe, ma non si sono potuti avvicinare alla Norman Atlantic a causa delle condizioni del mare.

Nel pomeriggio gli elicotteri hanno iniziato a portare via dai ponti superiori della nave i passeggeri rimasti intrappolati. Le operazioni di salvataggio sono rese molto lente dal fortissimo vento che imperversa nella zona con raffiche a 60 nodi e onde oltre i 6 metri. In queste condizioni il lavoro dei piloti degli elicotteri è molto pericoloso. Gli elicotteri possono prelevare 8 persone per volta.

Alle sei di oggi pomeriggio, 161 persone comprese le 150 che erano sulle scialuppe, erano state tratte in salvo. 317 erano ancora a bordo della nave.

Uno dei rimorchiatori è riuscito, dopo ore di tentativi ostacolati dalle lamiere surriscaldate della nave, ad agganciare la Norman Atlantic, in questo momento (ore 20.00) sono in corso le operazioni per riuscire a mettere la nave con la prua al vento.

Quando la nave sarà con il mare a prua questa sarà più stabile e il vento porterà il fumo dell’incendio verso poppa liberando i ponti superiori dove sono rifugiati i passeggeri e l’equipaggio della nave e, a quel punto, si spera, le operazioni di salvataggio saranno più agili e veloci.

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