Il ministro Corrado Passera e il vice ministro Mario Ciaccia, durante l’ultimo salone nautico di Genova avevano fatto diverse promesse al mondo delle barche, e vista la provenienza di queste, la nautica ci aveva creduto, ma come già è successo negli ultimi 30 anni, le parole di chi è nei palazzi, che sia un politico o un tecnico, si rivelano sempre fumo al vento e scompaiono pochi minuti dopo che sono state pronunciate.
Questa volta, però, è più grave perché il sottosegretario Mario Ciaccia, aveva ammesso che fare la tassa di possesso sulle barche era stato un errore. Una tassa che ha contribuito a peggiorare la crisi del settore. L’ammissione aveva suscitato l’ammirazione di molti, era la prima volta che un politico ammetteva un errore pubblicamente.
Questo aveva fatto sperare che il governo fosse conscio dei danni che stava provocando con la sua politica anti crescita, il clima di caccia alle streghe e la corsa selvaggia alla tassazione, ma il volta faccia alle promesse fatte alla nautica, dimostra che la coerenza nei confronti di quanto dichiarato, non è una priorità neanche dei tecnici.
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