Joe è al suo 47esimo giorno di navigazione e sino ad ora, fortunatamente, non ha avuto alcun problema serio, se non, a volte, come in questi ultimi gironi, l’assenza di vento che lo obbliga a dondolare per ore senza riuscire ad avanzare di un miglio.
Nel suo diario Joe racconta come il nemico vero sia la propria mente che a volte, dopo giorni di solitudine e silenzio, gli manda segnali strani. Nonostante qualche momento di debolezza, nell’insieme il navigatore rimane ottimista e soddisfatto della sua decisione di provare a fare il giro del mondo da solo e senza assistenza.
A distrarre la mente dal rischio di giocare qualche scherzo spiacevole, ieri, racconta, Harris, ci si è messa la sorte. Un barattolo contente miele che con il caldo si era un po’ sciolto, si è rotto e il prezioso prodotto si è sparso per tutta la barca. Joe non aveva mai pensato a quanto potesse essere difficile pulire del miele colato ovunque. Un’operazione che gli è costata diverse ore di fatica.
L’impresa
Joe Harris, è un appassionato velista nord americano partito da Newport il 15 novembre scorso con il suo Class 40 deciso a fare il giro del mondo in solitario senza assistenza e senza stop, una Vendée Globe privata.
Ha disceso con il suo Class 40 GryphonSolo2, l’Atlantico, passato l’Equatore, sfiorato il Brasile e continuato verso il sud. Dopo Cape Town farà rotta verso Capo Leeuwin in Australia. Harris ha una buona esperienza di vela alle sue spalle, ma questo è il suo primo giro del mondo.
© Riproduzione riservata