
Una regata che si annuncia durissima, sul filo del rasoio, una finale in cui la componente mentale e psicologica conteranno tanto quanto indovinare i salti di vento o trovare la raffica giusta, ma è per questo che un atleta olimpico si prepara per tutta la sua vita sportiva, per arrivare a giocarsi questi momenti, e Mattia Camboni se l’è meritato dopo una settimana di regate di altissimo livello. Adesso manca l’ultimo passo.
L’Italia continua ad andare bene anche nelle altre classi, la sorpresa è Silvia Zennaro, che entra in medal race da quinta, a soli 5 punti dalla medaglia di bronzo: difficile ma non impossibile. L’azzurra, sulla quale non venivano fatti pronostici di classifica così positivi, sta regatando con la mente sgombra e il coltello tra i denti. Comunque andrà a finire la sua è stata un’ottima Olimpiade, domenica mattina con la medal race scopriremo se sarà anche da incorniciare.
Continua l’acuto di Ruggero Tita e Caterina Banti nei Nacra 17, dopo due giornate sono ancora in testa, ma, nell’ultima regata hanno fatto portato a casa solo un quinto posto. Per loro la settimana di regate è ancora lunga.
Qualificata per la medal race anche Marta Maggetti negli RS:X donne, ma per lei non ci sono chance di medaglia dato che è matematicamente fuori dal podio nonostante un ottimo quarto posto.
Strada in salita invece per il 470: due prove non brillanti per Elena Berta e Bianca Caruso nella seconda giornata di regate (9-12), che le vede al 9° posto della classifica generale dopo 4 prove totali, mentre tra gli uomini Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò non trovano le loro condizioni ideali e dopo quattro prove sono al 12°.
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