
Paola Severino, uno degli avvocati più famosi d’Italia, presidente della Luiss School of Law, prima donna alla guida del ministero della Giustizia e prima vicepresidente della Magistratura militare ha comunicato, durante una visita al carcere di Nisida, un’iniziativa della sua Fondazione che vedrà insieme i ragazzi del carcere e il mondo della vela.
Severino vuole che questi ragazzi, che vivono su un’isola in mezzo a un mare stupendo, collegata alla terra da un piccolo pezzo di terra che li tiene lontani dalla vita degli altri, entrino in dialogo con il mondo della vela.
Lo faranno, come racconta lei stessa al Corriere della Sera: «Portando nel Golfo ai piedi del Vesuvio, uno dei più belli al mondo, una grande regata internazionale e coinvolgendo i giovani detenuti nel lavoro di preparazione della gara, nelle attività di ormeggiatori, in opere di manutenzione. Attività che li terrebbero a contatto con uno degli sport più sani e competitivi. Questa è la prima parte dell’iniziativa, che punta ad avviare i ragazzi ad un percorso lavorativo, che è la via di uscita definitiva dal carcere».
Questo incontro, secondo Severino, deve dare un’opportunità di reinserimento a questi ragazzi.
L’ex ministro ha evidenziato come chi, durante la detenzione, impara un mestiere abbia altissime probabilità di non tornare in carcere: il 75% di chi acquisisce una professionalità si salva, al contrario, per chi non ha accesso a un percorso formativo, il futuro appare già segnato.
Lavorare in ambito velico può far intravedere a questi ragazzi una possibilità di riscatto, un’occasione per sognare un modo di vivere diverso.
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