Paul Cayard, lo skipper statunitense famoso in Italia per essere stato al timone del Moro di Venezia nella Coppa America dei tempi di Raul Gardini, sì è dimesso dalla carica di direttore dell’US OIympic Sails, la squadra olimpica di vela americana. Cayard ricopriva questo incarico da marzo 2021, poco prima dei giochi di Tokyo.
Le dimissioni attestano la crisi che sta attraversando la vela olimpica americana, da lungo tempo senza medaglie, e che Cayard era stato chiamato a risolvere, senza evidentemente essere riuscito a venirne a capo prima che la ristrutturazione voluta dai dirigenti amministrativi sancisse in modo irreparabile la frattura fra lui e la federazione.
Le motivazioni di questo gesto le ha spiegate Cayard stesso in un comunicato stampa.
"Sfortunatamente, negli ultimi due mesi, io e la US Sailing Association abbiamo avuto una rottura completa su più livelli – scrive Paul Cayard. - I tentativi di soluzione non sono stati positivi e alla fine non hanno avuto successo. Nonostante la mia passione per la missione e la mia perseveranza, non posso più lavorare con US Sailing”.
La risposta della federazione americana non si è fatta attendere che ha replicato con un altro comunicato stampa in cui Cayard non viene neppure nominato, segno inequivocabile di una crisi insanabile.
“In precedenza – scrive la federazione americana - il direttore esecutivo della US Olympic Sailing era responsabile sia della conduzione delle operazioni del team sia della raccolta del sostegno finanziario per il team. In questa nuova struttura, i compiti saranno semplificati e separati in due ruoli. Un responsabile delle operazioni olimpiche si concentrerà a tempo pieno su questa parte del ruolo, mentre una seconda posizione darà alla raccolta fondi per la squadra l'attenzione necessaria che merita”.
Sembra quindi essere questa la ragione principale, e cioè l’attribuzione a un’altra figura professionale del rapporto con gli sponsor, una scelta che avrebbe relegato Cayard ai soli compiti sportivi, un ruolo che evidentemente stava a lui stretto.
“Non sono uno che molla – ha scritto Cayard - ma so quando è ora di andare”, e così Paul, per noi sempre il baffo della vela, ha concluso il suo comunicato.
Tutti i tifosi, i tantissimi che lo amano e apprezzano, sperano che torni presto con un incarico all’altezza del suo prestigio e della sua grandissima esperienza velica.
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