L’occupazione dei posti in transito aumenta del 4,9%, dato influenzato dal boom del charter che si è registrato quest’anno determinato in buona parte dagli eventi in Turchia che hanno deviato i flussi normalmente indirizzati verso quel paese sul nostro.
La crescita è dovuta anche in parte al ritorno dei superyacht stranieri, allontanatasi in seguito alla tassa di stazionamento del governo Monti e ora tornati in seguito alle nuovi leggi sull’IVA al 10% sui Marina Resort.
Nonostante la ripresa del fatturato però i marina presentano ancora delle forti lacune dal punto di vista dell’innovazione. Molti di questi non hanno servizi adeguati alle attuali richieste del mercato come la prenotazione on-line, la firma del contratto di noleggio direttamente in banchina via tablet, il wi-fi a copertura della totale area portuale.
Specialmente quest’ultimo punto, come già accade per gli alberghi, determina la scelta del porto. Ci sono ancora troppi marina che non hanno il wi-fi o lo hanno di scarsa qualità e se lo hanno, è un servizio a pagamento.
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