Tutte le manovre sono riportate al piede d’albero che si trova nella parte anteriore della dinette dove è collocata la plancia di comando dal disegno avveniristico.
Scotte, drizze, borose, e qualsiasi altra manovra che possa contribuire a governare la barca è elettricamente controllata. Lo skipper ha davanti a se un pannello di controllo e schiacciando qualche bottone può regolare tutte le vele come vuole. Un po’ come molti Wally, ma con la differenza che qui tutto si svolge all’interno della barca dove non si sente il vento, non c’è sbandamento, non ci sono schizzi, ma solo il Rapier 550 che viaggia tra gli 8 e i 15 nodi.
L’altra particolarità è che la barca non ha un pozzetto esterno, cosa ovvia per una barca concepita per essere condotta solo dall’interno. Il cantiere ha fatto disegnare la barca in modo che la dinette interna fosse un tutt’uno con il piccolo pozzetto esterno, convinto che in questo modo non si avvertisse più il bisogno del pozzetto esterno.
Per garantire un po’ d’aria, però, è stato previsto un tetto con la parte centrale apribile come i moderni coupé a motore.
Per il resto, tutto è normale, cabine, bagni, cucina e dinette rispecchiano i canoni estetici della buona vecchia Inghilterra.
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