Mosca – Nell’elenco dei partecipanti alla “Adventure Race”, non troverete i grandi nomi della vela internazionale, né le grandi barche costruite con materiali sofisticati da ingegneri superspecializzati. Alla “Adventure Race”, la regata nell’Artico sponsorizzata dall’Ente del Turismo Russo per far conoscere la Russia settentrionale, troverete barche comuni con skipper speciali che non temono ne il freddo ne la stretta dei ghiacci. Barche in ferro, in vetroresina, in legno. Barche polacche, russe, tedesche, finlandesi e norvegesi, con bambini e marinai alle prime armi, tutti a navigare in un paesaggio che sino a poco tempo fa era vietato a chiunque non fosse russo e non avesse un permesso speciale. La regata si compone di due parti, una prima parte dove le barche navigano nel mare della Russia Settentrionale, tra meravigliosi paesaggi dagli orizzonti sconfinati. Durata, tre settimane. Una seconda parte, riservata agli skipper più esperti che si inoltra nella rotta che culmina all'80° parallelo nella Terra di Francesco Giuseppe, dopo una sosta alla storica stazione meteo di Tikhaya Bay nell’Artico. Durata, ignota.
Quella di quest’anno è la seconda edizione. Alla prima edizione hanno partecipato 8 barche. Per la seconda edizione il governo locale ha rilasciato il permesso di navigazione a solo due barche, lo sloop russo "Petr I" e il Finish Lena e quella che era una regata di flotta si è trasformata in un match race.
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