domenica 23 marzo 2025
  aggiornamenti

Ancoraggio? Solo con pernottamento

Fa discutere l'ultima ordinanza del consorzio che gestisce l'Amp. Può calare l'ancora soltanto chi ha passato la notte in un porto di Ischia o Procida o consumato in un ristorante

SVN GUIDE CHARTER SVN GUIDE CHARTER SVN GUIDE CHARTER
GUIDE DI CHARTER
Ischia – Suscita molte polemiche l'ultima ordinanza del consorzio che gestisce l'area marina protetta Regno di Nettuno (comprende le isole di Ischia e Procida). Per salvaguardare la salute del fondale e delle praterie di posidonia che la abitano, l'ancoraggio è stato permesso soltanto a un “numero chiuso” di barche e natanti. Possono infatti ottenere la concessione per calare l'ancora (al prezzo di 10 euro per i natanti e 20 euro per le imbarcazioni) soltanto gli armatori che hanno pernottato a terra, con l'imbarcazione quindi ormeggiata in porto, o abbiano consumato in uno dei ristoranti presenti sulle isole, presentando la ricevuta al momento del controllo. Le multe possono essere molto salate e toccare quota mille euro.
I vincoli imposti ai diportisti per l'accesso alle Flegree stanno facendo storcere il naso a più di un operatore dell'isola. E se alcuni ormeggiatori o commercianti hanno riscontrato per le proprie attività perdite di circa il 40 per cento, Lino Ferrara, presidente dell'Unione nazionale armatori da diporto, non ha esitato a definire incostituzionale questa ordinanza. “E' un regolamento incomprensibile – ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno – e vorrei capire cosa sta facendo il consorzio per tutelare l'isola. Le zone sono suddivise senza che nessuno ne sappia nulla. E se il principio del parco marino è corretto, il Regno di Nettuno è un'aberrazione che sta facendo fuggire i turisti dall'isola”.

© Riproduzione riservata

SVN VIAGGI SVN VIAGGI SVN VIAGGI
ARTICOLI DI VIAGGI
Barcando Barcando Barcando
PUBBLICITÀ