domenica 23 marzo 2025
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Leoni Marini a difesa dei porti

Per la prima volta in Mediterraneo, i mammiferi del Nurc hanno dato dimostrazioni delle loro capacità di individuare oggetti pericolosi negli abissi

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La Spezia - Leoni marini a sostegno della sicurezza nei porti. E’ questa l’ultima trovata del Nurc, il centro ricerche oceanografiche della Nato, che nel proprio specchio acqueo di La Spezia ha sperimentato questa possibilità per la prima volta nel Mediterraneo.
Nelle due simulazioni effettuate venerdì, i leoni marini hanno prima agganciato un subacqueo a una gamba con una velocità incredibile, tanto che il diretto interessato, poi issato a bordo attraverso una sagola, ha raccontato di non essersi neanche accorto dell’attacco del mammifero. Nel secondo test, invece, hanno prima trovato e poi assicurato con un gancio un finto ordigno posto sul fondale, recuperato anch’esso dagli uomini del Nurc.
Il compito richiesto dagli addestratori ai leoni marini è infatti quello di identificare oggetti potenzialmente pericolose nel sottosuolo marino. La velocità d’azione e la capacità di scendere anche a trecento metri di profondità permette a questi animali di assolvere i compiti senza troppi problemi, a patto di ricevere una sostanziosa razione di cibo al loro ritorno in superficie.

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