Vicino all’ordigno sono stati ritrovati diversi panetti di tritolo, segno evidente che qualcuno aveva già trovato l’ordigno e stava provando a depredarlo dell’esplosivo contenuto al suo interno.
La Guardia di Finanza ha affidato l’ordigno al nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi (S.D.A.I) della Marina Militare di Taranto che ha provveduto al brillamento in sicurezza.
Nelle acque antistanti la Puglia sono numerosi gli ordigni della seconda guerra mondiale ancora non trovati e che costituiscono una fonte di approvvigionamento di materiale esplosivo per la malavita locale.
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