Di fatto le moltissime barche che ogni estate migrano verso l’Istria per un fine settimana tra i porti sloveni o per raggiungere la Croazia senza allontanarsi dalla costa oltre i limiti consentiti dalla legge, saranno confinate in Italia.
Ad essere precisi la legge esiste da tempo, ma non è mai stata applicata con convinzione.
La presa di posizione di Lubiana sembra sia dovuta a uno o addirittura due incidenti occorsi lo scorso anno in acqua slovene a barche italiane delle quali non è stato possibile risalire al proprietario.
Quel tratto di mare non ha mai conosciuto pace e dal 1991 è protagonista di dispute sui confini nazionali con la Croazia che fino allo scorso anno scortava con le motovedette i suoi pescatori nelle acque contese.
Per trovare una soluzione o un compromesso con le autorità si è messo in gioco anche l’organizzatore della Barcolana, Mitja Gialuz, che ha invitato l’ambasciatore sloveno nella sede della Società Velica di Barcola e Grignano per onorare il titolo del manifesto della Barcolana di quest’anno: Togheter (insieme).
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