Lunga diciotto metri e mezzo, il SouthSea ha una lunghezza al galleggiamento di poco più di 14 metri e una chiglia che si allunga sulla parte centrale dello scafo e termina con un grande siluro piatto. In coperta troviamo due pozzetti, uno a poppa riservato alla manovra e alla ruota del timone e un altro, molto più grande, a centro barca dove c’è anche l’ingresso principale al ponte sottostante.
L’imbarcazione, come tutti i modelli del cantiere che contrariamente a quanto potrebbe far pensare il nome è sulla costa Atlantica degli Stai Uniti, in North Carolina, è un semi custom, il che significa che lo scafo e le paratie sono uguali per tutti gli esemplari, ma gli arredi interni e la loro disposizione sono realizzati sulle richieste dell’armatore.
La barca con le sue 22 tonnellate di dislocamento, per quanto il cantiere ne garantisca una manegevolezza sorprendente, non deve essere una libellula in fase di ormeggio, ma una certa difficoltà in manovra è compensata da una tenuta di rotta invidiabile, cosa che nelle navigazioni oceaniche è particolarmente apprezzata.
Internamente si va dalle 2 alle 4 cabine con altrettanti bagni e l’arredamento è tutto in legno con profusione di masselli. Tutte le lavorazioni sono interne al cantiere.
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