Un gruppo di subacquei che veniva tutti gli anni in Italia ad Arenzano in Liguria dal nord Europa per immergersi sul più grande relitto visitabile del Mediterraneo quello della Haven, ha subito un grave incidente nella giornata di ieri sabato 16 maggio.
Due sub olandesi mentre erano in immersione si sono sentiti male e sono deceduti, un terzo sub, un tedesco di 51 anni si è sentito male ed è stato trasportato in elicottero in codice rosso all’ospedale più vicino, un altro si è sentito male una volta tornato a terra.
I sub avevano portato l’attrezzatura completa di bombole già cariche e in Italia avevano affittato solo due gommoni. I carabinieri stanno controllando le attrezzature sequestrate. Si ritiene che l’origine dei malori e dei decessi sia nel malfunzionamento di una delle attrezzature. E’ possibile che la miscela di ricarica delle bombole non fosse corretta o che qualche sostanza nociva sia entrata nei filtri dei compressori che hanno caricato le bombole.
Per questo i carabinieri stanno cercando di capire se le bombole sono state ricaricate tutte nello stesso luogo o in luoghi diversi, il che farebbe decadere l’ipotesi del compressore difettoso.
La Haven, la superpetroliera affondata davanti alle coste di Arenzano nell’aprile del 1991, ogni anno attira migliaia di sub. Il relitto ha reclamato molte vite da quando è affondato.
Il mese scorso è morto Julien Giller, un sub svizzero di 34 anni che giunto a 50 metri di profondità con la sua compagna ha avuto un malore ed è deceduto come tornato a terra.
Il nucleo carabinieri sommozzatori ha spiegato che spesso i malori sono determinati dal fatto che i sub portano con se le bombole cariche, nel viaggio, attrezzatura e bombole rischiano di essere danneggiate e questo può causare dei gravi problemi a chi s’immerge.
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