venerdì 18 luglio 2025
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Il ticket per navigare a Ponza si paga con l’app: comodità o tassa ingiustificata?

Con Telepass Mare Ponza il ticket ambientale si paga via app, ma resta il dubbio: è legittimo pagare per ormeggiare in un’area non protetta?

Da quest'anno il ticket per navigare a Ponza si potrà pagare con l'App Telepass
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Cos’è il ticket ambientale e come funziona

Il ticket si applica alle barche che ormeggiano nelle acque di Ponza e Palmarola, e varia in base alla lunghezza dell’unità e al periodo stagionale. Durante l’alta stagione si arriva a pagare fino a 3 euro al metro al giorno. Telepass Mare Ponza consente ora di pagarlo direttamente tramite app, anche per chi non è cliente Telepass.

La novità rende più semplice la vita ai diportisti, ma resta un nodo: Ponza non è un parco né un’area marina protetta riconosciuta. Perché allora il ticket? Il rischio è che una misura nata per tutelare l’ambiente si trasformi in una tassa poco trasparente sull’accesso al mare, bene pubblico per eccellenza.

Telepass parla di “rivoluzione in mare”, e il Comune di Ponza appoggia l’iniziativa. Ma può un sistema pensato per le autostrade essere applicato al mare aperto senza una cornice normativa chiara?

Verso una mobilità integrata, ma trasparente

Telepass Mare Ponza potrebbe diventare un modello nazionale. Tuttavia, prima di espandere il progetto, è necessario chiarire se sia legittimo far pagare per la navigazione in acque che non rientrano in una tutela ambientale formale. Altrimenti, il mare rischia di diventare un casello digitale con pochi benefici ambientali reali.

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