Zaoli è stato tra i primi a offrirsi per produrre mascherine sanitarie da offrire agli operatori sanitari della provincia di Imperia. La sua iniziativa ha fatto rumore e mentre questa rimbalzava da giornale a giornale il bisogno di mascherine aumentava e piano piano si faceva sempre più chiara una realtà preoccupante, in Italia non c’erano fabbriche che producessero mascherine.
Così, Zaoli, da una parte spinto dalla voglia di aiutare e dall’altra, probabilmente, anche prevedendo che le vele non sarebbero più state un prodotto particolarmente richiesto con la recessione che si profila all’orizzonte, ha deciso di convertire la veleria, almeno in parte, alla produzione industriale di mascherine per venderle alle varie istituzioni che, sembra, abbiano apprezzato la dinamicità di Zaoli e si siano affrettate a far arrivare ordini consistenti.
Così nel giro di poche settimane la Zaoli è passata da veleria a produttore di mascherine e, a quanto sembra, Zaoli non ha nessuna intenzione di fermarsi alle mascherine, ma si sta interessando per capire se sia possibile produrre anche tute e camici.
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