L’anno scorso, in estate, un uomo davanti alla Rochelle, in Francia, sull’Atlantico, è caduto in mare ed è morto in poco meno di due ore, il tempo trascorso tra la richiesta di soccorso e il recupero, l’acqua era troppo fredda.
Il team di Solovelanet, ad aprile, si è recato in alta Germania nella stessa area per una settimana senza riuscire a girare le immagini necessarie per montare un breve documentario sulla storia del cantiere, perché per sette giorni è piovuto ininterrottamente, nonostante le previsioni concedessero importanti archi temporali di bel tempo.
Il clima e le innumerevoli bellezze delle coste del Mediterraneo fanno di questo mare il sogno di ogni velista.
Questo spiega anche perché è qui che troviamo oltre l’80 % delle barche da charter dei paesi europei.
Il Mediterraneo è anche il mare preferito dal 72% dei velisti europei che, anche se navigano nelle acque del nord Europa per fare regate o brevi periodi di navigazione in mare, d’estate amano passare almeno una settimana in Mediterraneo.
Sempre per via del clima, che garantisce un meteo stabile e solitamente ben prevedibile per buona parte dell’anno, la casistica degli incidenti gravi è molto bassa, mentre, purtroppo, quella degli incidenti lievi è, al contrario, molto alta.
Quindi Mediterraneo mare fortunato. Ora che inizia l’estate, dovremmo ricordarci che siamo velisti fortunati e fare uno sforzo particolare per preservare questa nostra fortuna.
Sigarette, platiche, vetro e qualsiasi altro rifiuto gettato in mare è un attentato alla vita del Mediterraneo che inevitabilmente, per quanto si tratti di un piccolo gesto, avrà delle ripercussioni.
Gli effetti di tutti questi piccoli gesti sommati hanno creato gravi danni all’ecosistema e se continueremo a farlo questi non saranno più rimediabili.
Pensiamo a come viviamo il nostro mare.
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