Lo skipper di Foncia, leader della regata da ormai diversi giorni, si dirige verso l’ultimo cancello del Pacifico, posto a 43°50’ di latitudine sud, con un vantaggio di circa novanta miglia su Roland Jourdain, l’unico in grado di mantenersi a una distanza tutto sommato accettabile.
Jean Le Cam, terzo a bordo di VM Materiaux, è infatti scivolato a quasi trecento miglia da Desjoyeaux.
Cattive notizie, intanto, giungono da Sebastien Josse che, mentre fronteggiava una burrasca con venti superiori ai sessanta nodi, è stato suo malgrado coinvolto in una scuffia a 120°. Nonostante albero e bulbo siano rimasti al loro posto, BT, che al momento del sinistro era in lotta per la terza posizione, ha subito danni strutturali particolarmente estesi, al punto che lo skipper francese è stato costretto ad abbandonare la regata e a fare prua verso Auckland.
Sono state invece interrotte le operazioni di recupero di Generali. L’IMOCA 60 di Yann Eliés, evacuato dalla barca in pieno Oceano Indiano dalla Marina australiana in seguito alla frattura del femore sinistro, ha smesso da diversi giorni di trasmettere la propria posizione. I membri dello shore team Philippe Laot e Jean Baptiste Epron, giunti a Perth con l’obiettivo di raggiungere l’imbarcazione, dopo due giorni di navigazione a bordo di un peschereccio di altura hanno deciso di rinunciare.
Ritiro anche per Derek Hatfield. Lo skipper di Algimouss Spirit of Canada, impegnato nelle retrovie della flotta, è uscito con l’albero danneggiato da una scuffia simile a quella che ha coinvolto BT ed è stato obbligato a chiamarsi fuori dai giochi.
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