giovedì 20 marzo 2025
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24 ore di emozioni

Sono state 24 ore ricche di dramma ed emozioni per la flotta della Volvo Ocean Race, che è ridotta a tre barche dopo il disalberamento di PUMA.

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Atlantico - E’ stata, quella di ieri, una giornata che ha mostrato in maniera netta, con due eventi drammatici nellospazio di una sola ora, quanto difficile e dura possa essere la Volvo Ocean Race. PUMA Mar Mostro guidata dallo skipper americano Ken Read è la seconda barca a disalberare durante la prima tappa dopo Abu Dhabi Ocean Racing. Il team stelle e strisce è quindi stato costretto al ritiro e non guadagnerà alcun punto in classifica. Read e il suo equipaggio stanno valutando le diverse opzioni per arrivare a Città del Capo il più in fretta possibile, riparare i danni e poter partecipare alla In-port race e alla seconda tappa.
Secondo le ultime notizie, PUMA sta facendo rotta con armo di fortuna verso la sperduta isola vulcanica di Tristan da Cuhna, situata a 1.750 miglia dal Sudafrica e a 2.000 dal sud America.

Il CEO della Volvo Ocean Race Knut Frostad, con quattro giri del mondo a vela nel suo curriculum, ha detto che l’equipaggio di PUMA ora affronta la sfida più dura: “E’ una delle cose più difficili con cui un team deve fare i conti in mare, mentalmente è durissima. Questi velisti arriveranno a Città del Capo affamati, depressi dopo un periodo psicologicamente arduo e dovranno ricominciare subito, salire a bordo e far rotta per Abu Dhabi. E’ dura ma anche la regata lo è, e sono sicuro che ce la faranno.

Poco prima dell’incidente occorso agli americani, anche a bordo di CAMPER dello skipper australiano Chris Nicholson si vivevano momenti concitati quando il prodiere sudafricano Mike Pammenter si feriva. Durante un cambio di vela, un’onda enorme ha sbattuto il velista contro le sartie, fortunatamente Mike indossava il casco. Pammenter ha perso un dente e si è tagliato un labbro, ma è stato prontamente medicato dai suoi compagni.

Secondo le posizioni di oggi alle ore 13 GMT, quando si entra nel diciassettesimo giorno di regata, gli spagnoli di Telefonica continuano nella loro corsa, purtroppo ora solitaria, in testa e sono a meno di 2.000 miglia dalla linea di Città del Capo. Distanziati di 96,4 miglia gli ispano/neozelandesi di CAMPER, che al momento del rilevamento facevano anche registrare la velocità più alta, con 21,4 nodi. Groupama 4, che ha passato gli ultimi due giorni navigando al lasco mure a sinistra, sta navigando pure bene con punte oltre i 24 nodi e si è avvicinata al duo di testa, che oggi dista meno di 280 miglia. A causa di questo ritardo i francesi, però, potrebbero non riuscire ad agganciare la stessa aria dei battistrada per coprire il tratto finale del percorso.

Se i leader riusciranno a “svicolare” il pericolo della alta pressione, si prevede che il loro arrivo in Sudafrica possa avvenire, secondo gli ultimi calcoli, fra sabato 26 e domenica 27 novembre, ovvero tre settimane dopo il via da Alicante.

Classifica provvisoria 22 novembre, alle ore 13 GMT, diciasettesimo giorno
1. Team Telefónica (Iker Martínez), a 1.939,9 miglia da Città del Capo
2. CAMPER con Emirates Team New Zealand (Chris Nicholson), +96,4
3. Groupama sailing team (Franck Cammas), +277,2
4. PUMA Ocean Racing powered by BERG (Ken Read) ritirato dalla tappa 1
5. Team Sanya (Mike Sanderson), ritirato dalla tappa 1
6. Abu Dhabi Ocean Racing (Ian Walker), ritirato dalla tappa 1

 

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