E’ il terzo podio consecutivo per team AkzoNobel, un risultato che pone la barca con bandiera olandese alla quarta piazza, con tre punti di distacco dai connazionali di Team Brunel.
“Siamo molto felici del risultato, naturalmente.” Ha dichiarato uno stanchissimo ma felice Tienpont. “Il nostro obiettivo era di ottenere un gradino del podio, di navigare in sicurezza e di non rompere. E così abbiamo fatto. Il morale a bordo è buono, malgrado questo finale lento, abbiamo fatto una buona regata. Credo che abbiamo adottato la giusta strategia nel Southern Ocean, restando conservativi. Di solito nell’ultimo tratto verso il Brasile dopo Capo Horn offre molte opportunità. Ma questa volta, è stato diverso. E’ stato molto più difficile recuperare, quelli davanti hanno avuto condizioni migliori delle nostre, ma per noi è positivo essere riusciti ad acchiappare il terzo posto… Una tappa buona per l’equipaggio e la barca.” Ha concluso lo skipper di AkzoNobel.
L’arrivo della barca ha costituito anche un ritorno a casa per Martine Grael, molto conosciuta in Brasile per aver conquistato la medaglia d’oro olimpica a Rio 2016 e la più giovane della dinastia Grael. Suo padre Torben è altrettanto famoso in Brasile e nel mondo per le vittorie olimpiche e per aver conquistato la Volvo Ocean Race. “Gli ultimi anni sono stati fantastici, e far parte di questa regata è molto bello.” Ha detto la Grael non appena arrivata in banchina a Itajaí. “Quest’ultima tappa è stata piena di buone navigazioni, è stata una bella esperienza… Mi sento orgogliosa di poter ispirare le nuove generazioni.”
In mare restano due barche, Turn the Tide on Plastic con l’italiana Francesca Clapcich e più distanziati gli spagnoli di MAPFRE, il cui arrivo è previsto nel fine settimana.
Sono due i team che hanno dovuto ritirarsi dalla Leg 7, ma sia Vestas 11th Hour Racing che Team Sun Hung Kai/Scallywag continuano a elaborare un piano per poter rientrare in regata.
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