Le altre sei barche continuano la loro veloce andatura verso Capo Horn e lo skipper Bouwe Bekking e il suo equipaggio di Team Brunel, di cui fa parte anche l’italiano Alberto Bolzan, continua a mantenere la leadership conquistata quattro giorni fa e ha accumulato un solido margine di 50 miglia sugli inseguitori.
Tutti i team hanno dovuto affrontare venti di tempesta a oltre 40 nodi e onde realmente mostruose nella loro discesa verso Capo Horn, dove l’Oceano Meridionale si incanala in uno stretto spazio fra il Sud America e l’Antartide.
Il famoso Capo segna il passaggio dal Pacifico all’Atlantico meridionale e per la flotta indica la sospirata fine della navigazione nel Southern Ocean. Le ultime previsioni danno una ETA (Expected Time of Arrival) a Capo Horn verso metà giornata UTC (il primo pomeriggio in Italia) di giovedì.
Alle spalle di Brunel, Vestas 11th Hour Racing, Dongfeng Race Team, MAPFRE, Turn the Tide on Plastic e team AkzoNobel.
Malgrado la regata continui, la perdita di John Fisher pesa nei pensieri e nei cuori di tutti i velisti della Volvo Ocean Race.
Il navigatore Simon Fisher da brodo di Vestas 11th Hour Racing ha inviato a terra questo messaggio: “Dopo la devastante notizia di ieri stiamo navigando verso Capo Horn con un peso sul cuore. Anche se dobbiamo restare concentrati, posso parlare a nome di tutti a bordo e dire che oggi i nostri pensieri sono solo per John, la sua famiglia, i suoi amici e compagni. Il Southern Ocean è stato particolarmente duro quest’anno, non ha dato un momento di respiro, né di pausa. E, con la tragedia di ieri, questi ultimi giorni nel Pacifico, saranno ancora più duri.”
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