Daubney ha difeso la sua posizione, sostenendo di essere stato vittima di una contaminazione ambientale prodotta dalla cannabis e non di averla assunta consapevolmente: “Al momento mi sono dimesso da Alinghi - ha dichiarato Daubney -ma spero di tornare nel team quando tutto si sarà chiarito”.
Il test antidoping incriminato è stato quello del 23 giugno, giorno della seconda regata della finale tra Alinghi e New Zealand.
I risultati che attestavano la positività di Daubney furono rilevati dalla Norway Antidoping già il 13 luglio, ma sono stati tenuti nascosti fino a ieri. Daubney chiese in seguito la possibilità di effettuare le controanalisi sul campione di urine incriminato, ma anche queste risultarono positive l'8 agosto.
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