L'unico problema del protocollo è stato quello di non riuscire a spiegarlo - In realtà era inaccettabile perchè il defender si arrogava il diritto di escludere o squalificare gli sfidanti, decidere i giudici di regata e introdurre una nuova formula di stazza a cui stava già lavorando da mesi.
Nella successiva stesura, Alinghi ha portato delle modifiche - Ha rimosso la facoltà di decidere i giudici ma sostanzialmente continuava a controllare completamente l'evento.
Alinghi ha fatto ricorso alla diplomazia, ma gli americani non si presentavano alle riunioni - I negoziati hanno coinvolto tutte le parti e il 15 novembre abbiamo presentato un documento, firmato con altri quattro challenger, per cambiare il protocollo che è stato respinto.
Oracle non ha concesso ad Alinghi il tempo per prepararsi sui multiscafi - Abbiamo chiesto più volte al defender di organizzare una Coppa tradizionale. Rifiutate tali proposte, abbiamo preteso di scegliere la data per la sfida sui multiscafi, diritto che spetta di norma agli sfidanti.
Nonostante le revisioni, Oracle ha sempre chiesto di più - Se Alinghi avesse accettato il compromesso dei challenger, avremmo cessato l'azione legale.
Oracle non vuole trovare un punto d'accordo - Se Alinghi accettasse di tornare a un evento con le regole della scorsa edizione, torneremmo in acqua già da domani.
A queste esternazioni è seguita immediatamente la risposta del defender che, spiegando nuovamente il proprio punto di vista, ha definito perversa, parziale e ormai datata l'interpretazione dei fatti data da Oracle.
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