
Oltre allo scafo, sul cargo sono stati imbarcati l’ala rigida, quattro box contenenti i flap dell’ala, due alberi, diciannove container e dieci mezzi d’appoggio per un totale di duecento tonnellate di materiale. “E’ stata una bella sfida – ha detto Scott Sanford, che insieme a Julien Di Biase si è occupato delle operazioni di carico – perchè tutto il materiale è stato portato dalla base alla nave via mare, poi sistemato su due chiatte e issato a bordo attraverso la gru del cargo”.
Gli allenamenti in mare di Bmw Oracle dovrebbero riprendere verso la metà di gennaio.
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