Venerdì, nell'ultima giornata di regate disponibile, il vibrante testa a testa tra la barca azzurra e “Barking Mad” in classe Farr 40, si è concluso a favore degli americani. Entrambi gli scafi hanno totalizzato 29 punti in classifica generale, ma la vittoria finale è andata all'unità di Jim Richardson, capace di ottenere due primi posti, contro l'unico degli italiani, nelle otto prove disputate. Il successo decisivo degli uomini di “Barking Mad” è arrivato proprio nell'ultima sfida, in cui “Mascalzone Latino” si è piazzato secondo, con un distacco appunto di trenta secondi.
Questo avvincente finale è stato il degno epilogo di una delle più emozionanti edizioni della Acura Key West che, dopo i primi giorni di paura (brezze instabili e bonaccia hanno fatto annullare due turni di regate), è stata battuta anche da buoni venti (venerdì c'erano quindici nodi da Nord-Est).
La flotta italiana può ritenersi sfortunata anche nelle altre classi. Claudio Recchi, che navigava sotto il guidone dello Yacht Club Italiano, ha sfiorato il podio, finendo quarto tra i Melges 32. “F.lli Giacomel Audi”, di Riccardo Simoneschi, non è riuscito a difendere il successo dell'anno scorso tra i Melges 24, concludendo la competizione all'undicesimo posto. Tra gli stessi monotipi, un amaro nono piazzamento nell'ultima prova ha fatto perdere la vetta della classifica generale a “Blu Moon”, la barca svizzera di Franco Rossini, timonata dal “nostro” Flavio Favini.
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