
Sono 68 le barche che sono partite il 7 luglio per l’Aegean 600, regata sponsorizzata Rolex, una prova offshore che si svolge in Grecia e in sole 3 edizioni è già diventata una prova cult dell’altura in Mediterraneo.
Il suo successo lo si deve soprattutto al percorso, uno dei più spettacolari che si possano incontrare: partenza da Capo Sounio sotto il Partenone, poi una lunga cavalcata tra le isole greche, con Milos, Santorini, Kassos, Karpathos e Rodi da lasciare a sinistra, Kandelousa a destra, Kos a sinistra, Kalolimnos a destra, Farmakonissi, Agathonissi e Patmos ancora a sinistra, poi un gate tra Mykonos e Dilos strait, Kea a sinistra e arrivo ancora sotto Capo Sounio.
Il totale delle miglia è 605, con un percorso che non ha eguali in Mediterraneo per spettacolarità e numero di passaggi tra le isole.
Il tutto condito da un abbondante Melteni, il vento da nord-nordovest che nei mesi estivi soffia sugli arcipelaghi a sud della penisola greca.
Un percorso che piace molto anche ai velisti italiani, con 8 barche in quest’edizione e una presenza tricolore che è stata costante fin dalla prima Aegean 600.
Soprattutto la prima parte di regata, al lasco con il Meltemi a spingere, è particolarmente veloce, come si può vedere anche in queste ore dal tracking ufficiale.
A guidare la flotta ci sono due trimarani mid 70, in testa Zoulou, che si trovano ormai a meno di 200 miglia del traguardo e in 24 ore ne hanno percorse 400 spinte dal Meltemi forte della prima fase.
Il primo conoscano al momento è invece il 27 metri Lucky, ma la vittoria della Aegean 600 verrà assegnata con i tempi compensati IRC e ORC, bisognerà quindi aspettare gli arrivi di buona parte della flotta per scoprire il vincitore.
In ogni caso la Aegean 600 è una regata destinata a crescere, e non ci sarebbe da stupirsi se già dalla prossima edizione il numero di iscritti sfiorasse i 100.
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