Questo è il mistero che circonda la scomparsa di Alpha, uno squalo bianco femmina di oltre 3 metri di lunghezza al quale un team di ricercatori australiani aveva fissato addosso un rilevatore.
Alle quattro della mattina della vigilia di natale i ricercatori hanno rilevato una forte accelerazione nel nuoto di Alpha. Lo squalo stava raggiungendo velocità non comuni per esemplari della sua specie e il rilevatore diceva che stava scendendo in profondità arrivando sino a quota -580 metri, anche questo un fatto estremamente inusuale per gli squali bianchi che non si nutrono a quella profondità.
Ad un certo punto, il rilevatore di temperatura dell’acqua ha fatto un salto passando da 7,7 c° a 25 c° e stabilizzandosi a quella temperatura.
A quella profondità non c’è modo che la temperatura arrivi a quei livelli e la spiegazione era solo una: il rilevatore si trovava all’interno di un organismo vivente, lo squalo era stato divorato e con lui il rilevatore.
L’ipotesi dei ricercatori, è che Alpha sia stata divorata. Il dispositivo, infatti, ha rilevato una temperatura di 25 gradi costante per 8 giorni, e un range di profondità che va dalla superficie a circa 100 metri, dopodiché il chip è stato rilasciato.
Uno squalo in genere non digerisce per così tanti giorni e normalmente non scende così in profondità il che fa pensare a un predatore che non sia uno squalo, ma che sia abbastanza grande e aggressivo da poter attaccare e mangiare un grosso squalo bianco.
Gli scienziati stanno proseguendo nelle loro ricerche per dare una risposta alla domanda: chi ha fatto scomparire Alpha?
A volte gli squali vengono uccisi dalle orche o dai capodogli, questi animali non attaccano gli squali per divorarli ma si difendono dai loro attacchi.
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