Spesso chi per la prima volta si avventura per una crociera, vede il porto o il marina come unica soluzione per passare la notte e si adatta a dormire all’ancora solo come extrema ratio, quando non c’è altra soluzione.
Solo con l’esperienza e spesso dopo molte miglia, si capisce che dormire alla fonda non è solo più bello, ma a volte anche più sicuro. Borgia correda le sue informazioni con narrazioni di sue esperienze sue personali e quelle di giganti come Moitessier e Slocum e da consigli ortodossi o trucchi da lupo di antico pelo per migliorare un ormeggio troppo ballerino.
Nel libro l’autore dedica anche attenzione a un’ampia descrizione delle ancore disponibili sul mercato, proponendone per ognuna un’analisi, completa di storia e scheda tecnica.
Non ultimo e apprezzato è un riferimento all’ancoraggio con i multiscafo, che nonostante siano sempre più presenti ancora sono trattati come una cenerentola nella manualistica.
Completa infine l’analisi dei parametri per scelta della rada migliore dove buttare il ferro. Dunque non solo un manuale, ma un vademecum da tenere in barca e ripassare di quando in quando, non solo per affrontare ormeggi impegnativi senza dover necessariamente riparare in un porto, ma anche per imparare a godere di uno dei momenti più belli che la barca a vela può regalare: una notte a dondolare placidi in un mare liscio come una piscina a contare le stelle.
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