I due ragazzi, di poco più di venti anni, erano naufragati lo scorso 23 dicembre, quando affondò il peschereccio su cui erano a bordo anche altri diciotto membri dell'equipaggio, di cui si sono perse le tracce. “Non avevano attrezzature di sicurezza - ha raccontato Tracy Jiggins, portavoce dell'autorità marittima australiana - nè fari o mezzi di comunicazione e sono rimasti alla deriva per venticinque giorni. La cassa per il ghiaccio in cui si sono rifugiati aveva le dimensioni di una scrivania”.
Resta il mistero su come i giovani possano essere sopravvissuti per un periodo così lungo; sembra che si siano cibati di pesce crudo, preso in tempo dal refrigeratore del peschereccio, e abbiano bevuto l'acqua piovana, scesa copiosamente durante il periodo trascorso alla deriva.
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