Secondo gli scienziati, infatti, l'animale ha perso la vita per un complesso di cause e non per un solo evento. Oltre ai due virus (quello della toxoplasmosi era solo presente a livello infettivo e non si sono manifestati i danni della malattia), il cetaceo soffriva infatti di una ridotta funzionalità del rene. Inoltre, le indagini tossicologiche condotte dall'Università di Siena hanno evidenziato anche la presenza di alti livelli di contaminanti, in particolare organoclorurati, che avrebbero indebolito l'animale, che negli ultimi tempi aveva anche smesso di nutrirsi.
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