Affondare l'animale, lungo 18 metri e pesante 35 tonnellate, è l'operazione più economica e semplice dal punto di vista operativo, e favorirà anche la ricerca scientifica. Attorno alla carcassa, infatti, si formeranno colonie di vertebrati e invertebrati che troveranno nutrimento e saranno studiate dagli scienziati dell'Università di Firenze, finanziati dalle risorse a disposizione per il progetto transfrontaliero Gionha.
Si tratta del primo caso di affondamento volontario di una carcassa di balena in mare in Mediterraneo. Esperimenti analoghi erano stati fatti, finora, soltanto nelle acque del Pacifico orientale e dell'Atlantico settentrionale.
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