
I paesi dell’EU rappresentano il primo mercato per i produttori del regno Unito.
In una dichiarazione alla IBI Plus, la British Marine ha detto che i problemi derivati dalla Brexit saranno contenuti. Buona parte dei regolamenti della Comunità in materia di costruzione navale sono già stati recepiti dalla Gran Bretagna come dagli altri paesi dell’Europa Unita, quindi non ci dovrebbero essere grandi problemi per quello che riguarda l’armonizzazione delle regole britanniche con quelle della Comunità. In ogni caso si faranno pressioni affinché il governo inglese faccia suoi i regolamenti della Comunità non ancora recepiti.
Per il mantenimento delle quote di mercato nella Comunità Europea molto dipenderà da come saranno gli accordi di interscambio tra Gran Bretagna e Comunità, ma al momento è troppo presto per dare risposte precise.
Gli operatori temono un aggravarsi delle norme burocratiche o una forma di protezionismo da parte della Comunità Europea, cosa che penalizzerebbe molto i produttori del Regno Unito annullando anche i benefici che potrebbero venire dal deprezzamento della sterlina, sempre che questo continui nel tempo.
La British Marine ha risposto a queste preoccupazioni facendo rilevare che quando la Gran Bretagna sarà fuori dalla Comunità Europea si comporterà come ci si comporta oggi con gli Stati Uniti o il Brasile, due mercati con i quali la nautica del Regno Unito ha interessanti scambi.
Gli operatori temono anche che il nuovo leader di governo, che probabilmente sarà un sostenitore della Brexit, possa assumere toni di sfida nei confronti della Comunità Europea. Toni che porterebbero a un irrigidimento delle posizioni della Comunità con conseguenze ancora più negative per la nautica britannica.
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