
Ce l’ha fatta Clarisse Cremer: la giovane velista e mamma francese di 33 anni riprende la sua corsa verso il Vendèe Globe 2024 grazie a un nuovo sponsor, l’Ocittaine en Provence, e grazie all’intervento della super star della vela oceanica, il britannico Alex Thomson.
Clarisse Cremer aveva interrotto il suo rapporto con lo sponsor Banque Populaire per volere di quest’ultimo, che riteneva che la skipper non si potesse più qualificare al Vendée Globe a causa del tempo passato lontano dalle regate per la sua gravidanza.
Nel frattempo c’era stata la mossa di Alex Thomson, che aveva acquistato con la sua società l’Imoca 60 ex Apivia, che era destinato a Clarisse Cremer, e in molti in queste settimane hanno fatto il tifo per vedere nascere un’intesa tra i due.
L’annuncio, congiunto, è arrivato, insieme al nuovo sponsor, Occitaine en Provence, che è già impegnato nella vela e aveva supportato Armel Tripon allo scorso Vendée Globe, il giro del mondo in solitario senza scalo e assistenza sugli Imoca 60.
“Clarisse è una delle veliste più talentuose che ci sia nelle regate oceaniche” ha dichiarato Alex Thomson, lo skipper britannico due volte sul podio del Vendée Globe, e icona del tifo con i suoi celebri video estremi come il “Mast Walk”.
“Merita di essere al via del Vendée Globe il prossimo anno - ha proseguito Thomson. - Io e il mio team siamo lieti che L'Occitane en Provence supporti Clarisse per il Vendée Globe. Vogliamo dimostrare che diventare madre non cambia nulla per la carriera di un’atleta. Intendiamo fornire a Clarisse tutti gli strumenti che le permetteranno di competere al massimo” ha concluso l’inglese.
Thomson sosterrà Clarisse mettendogli a disposizione l’Imoca 60 e preparandola come allenatore. Il britannico dopo il suo ritiro dalle regate oceaniche ha formato una società che si occupa di preparare i giovani skipper emergenti nel mondo delle regate oceaniche, e Clarisse Cremer sarà supportata verso il Vendée Globe 2024.
“La linea di partenza del Vendée Globe è ancora lontana” ha dichiarato la Cremer riferendosi alla qualifica per il giro del mondo che lei deve ancora ottenere e che prevede una quantità di miglia obbligatorie da fare in regata.
“Ci sono ancora molte sfide da affrontare – continua Clarisse - ma metto tutte le mie energie nella riuscita di questo progetto per dimostrare che con voglia, determinazione e i partner giusti, possiamo rendere la società, gli affari e lo sport più giusti. Questi ultimi mesi sono stati intensi, a volte duri, ma rimarrò comunque sempre grata a tutti coloro che hanno creduto in me e che mi hanno permesso, anno dopo anno, di progredire e partecipare ai grandi eventi delle regate oceaniche”.
Per la Cremer si annuncia una stagione impegnativa, con la traversata oceanica Transat Jacques Vabre di novembre come impegno più importante da non mancare.
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