martedì 18 marzo 2025
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Coville, fine della corsa

Il velista passa il faro di Ushant con un ritardo di quasi quattro giorni sul record di Joyon. E' stato il terzo tentativo, putroppo infruttuoso, di migliorare il primato sul periplo del pianeta

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Trinitè sur Mer – Niente da fare per Thomas Coville. Il velsita solitario non è riuscito a migliorare il record sul giro del mondo stabilito da Francis Joyon nel 2007. Coville ha infatti superato il traguardo, posto in corrispondenza del faro di Ushant, dopo 61 giorni e 7 minuti di navigazione, un tempo di quasi quattro giorni superiore al primato. Joyon, infatti, completò il periplo del pianeta in 57 giorni, 13 ore e 34 minuti.
A frenare Coville è stata prima di tutto una finestra meteo sfavorevole durante la risalita dell'Atlantico. Lo skipper transalpino era addirittura riuscito a passare davanti a Joyon prima del passaggio sull'Equatore ma le calme equatoriali prima e l'anticiclone dell'Azzorre poi hanno vanificato una rimonta che avrebbe avuto dell'incredibile (a Capo Horn, Coville accusava un ritardo di quasi mille miglia). Non ha inciso invece la rottura di una crash box, avvenuta nell'ultimo mese di navigazione. Il maxi trimarano Sodeb'o, quando ha potuto, ha continuato a navigare a velocissima andatura.
Questa bottiglia andrebbe aperta per celebrare una vittoria – ha detto Coville, giunto a Trinitè sur mer, dopo la consegna dello champagne di rito – ma dedico questo brindisi a chi prova a compiere un'impresa. Nella vita bisogna sempre provarci”. Il velista francese si è anche lasciato andare in altre considerazioni sulla propria avventura. “Bisogna accettare – ha continuato - la legge di madre natura. Non mi ha voluto donare il record, ma ora sono qui e le sono riconoscente perchè mi ha permesso di tornare a casa”. Parole di elogio anche per il detentore del record, Francis Joyon. “Non ho battuto il record – ha detto – stabilito da un grande gentleman. Penso di essere l'unica persona che conosce il suo reale valore, perchè l'ho sfidato in più di un'occasione”. Per Coville, infatti, questo è il terzo tentativo di record sul giro del mondo. Il primo si fermò dopo una rottura in Oceano Indiano, mentre il secondo si concluse con un tempo anche in quel caso superiore al riferimento di Joyon. “Sarei arrogante – ha concluso Coville, rispondento a un tifoso che chiedeva di un nuovo tentativo – se dicessi di voler provare a migliorare di nuovo il record di Joyon. Questa è una domanda a cui adesso non posso rispondere”.

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