A bordo, in contatto telefonico con l’equipe medica che la segue ovunque lei si trovi, la diagnosi è stata categorica: grave stato di anemia, non recuperabile da bordo dell’imbarcazione, si richiede il rientro immediato.
A Sarah, 4 anni fa, hanno riscontrato una anomalia cardiaca e, dopo diversi studi, a Boston, gli hanno impiantato un defibrillatore che ora le permette di vivere normalmente. Due anni dopo l’intervento, è tornata a vincere sui campi di regata e, l’anno scorso, aveva deciso di tentare la traversata Atlantica da Dakar a San Francoise ai Caraibi. Purtroppo, ora, l’avventura è finita e Sarah sta navigando sul Neptune verso i Caraibi, dove è attesa per domenica 11 marzo.
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