Ex atleta di triathlon ( 7° in un campionato del mondo), ex paracadutista militare, ex pilota d’aereo, ex curatore di un parco nazionale in Africa, Savin è un velista da sempre e ora, dopo aver scalato il Monte Bianco per festeggiare i suoi primi 70 anni, vuole compiere un’impresa ancora più ardita e traversare l’Atlantico chiuso in un barile di legno di 10 metri cubi.
Partirà a gennaio 2019 dalle Canarie. Jean-Jacques Savin ha calcolato che dalle Canarie con le correnti giuste e gli Alisei che ti spingono in due mesi e mezzo, al massimo tre, il barile dentro cui lui sarà ospitato, dovrebbe spiaggiare sulla costa americana.
Il barile che è alto al massimo 2,10 metri e largo 1,70 metri, può portare 300 kg di peso incluso Savin, abbastanza per le provviste e le attrezzature.
Sotto, il barile sarà dotato di due pinne stabilizzatrici e una deriva in modo da non farlo rotolare sulla superficie del mare.
Il barile avrà nella parte alta un portello, tipo quello dei sottomarini, e sullo scafo diversi oblò per guardare fuori.
Jean-Jacques Savin si è ispirato a Alain Bombard un altro navigatore francese che si è cimentato in un’imprese simile.
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